Stipendi in contanti dal 1° luglio 2018 scatta il divieto

Il Governo ha approvato nella Legge di Bilancio 2018, il nuovo obbligo di pagamento tracciato degli stipendi dei dipendenti a decorrere dal 1 luglio 2018.

A decorrere dal 1° luglio 2018, i datori di lavoro non possono pagare ai propri dipendenti la retribuzione con denaro contante direttamente al lavoratore, qualunque sia la tipologia del rapporto di lavoro instaurato.

N.B. Per rapporto di lavoro si intende ogni rapporto di lavoro subordinato di cui all’ articolo 2094 del codice civile, indipendentemente dalle modalità di svolgimento della prestazione e dalla durata del rapporto, nonché ogni rapporto di lavoro originato da contratti di collaborazione coordinata e continuativa e dai contratti di lavoro instaurati in qualsiasi forma dalle cooperative con i propri soci ai sensi della Legge 3 Aprile 2001, n.142.

Modalità di pagamento

  1. BONIFICO SUL CONTO identificato dal codice IBAN indicato dal lavoratore.
  2. Strumenti di PAGAMENTO ELETTRONICO: carta di credito, paypal ecc.
  3. Emissione di un ASSEGNO consegnato direttamente al lavoratore o, in caso di suo comprovato impedimento, a un suo delegato.

Sanzioni

Al datore di lavoro o committente che viola l’ obbligo in questione, si applicherà la sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma da 1000 a 5000 euro.

 Inoltre con riferimento alla contestazione dell’illecito al trasgressore, troveranno applicazione le diposizioni di cui alla legge n.689/1981 e al D.Lgs. n. 124/2004 ad eccezione del potere di diffida di cui al comma 2 dell’ art. 13 del D.Lgs. n.124/2004 trattandosi di illecito non materialmente sanabile.

 Soggetti Esclusi

 Saranno esclusi dall’ applicazione della norma le Pubbliche Amministrazioni e gli addetti a servizi familiari e domestici, nonché i compensi derivanti da borse di studio, tirocini e rapporti autonomi di natura occasionale, in quanto non richiamati espressamente dalla Legge di Bilancio 2018, cosi come chiarito dall’ Ispettorato del Lavoro con nota prot. N. 4538 del 22 maggio 2018.